Libri sulla malattia

Titolo: 
L’ammalato e il suo medico: 
Successi e limiti di una relazione

Autore:  Prof. MARCO TRABUCCHI
(professore ordinario nella Facoltà Medica dell’Università di Roma Tor Vergata, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica “G.R.G.” di Brescia e Responsabile dell’Area Politiche Sociali e Sanitarie della Fondazione Smith Kline)
Edito da: Società Editrice “Il Mulino”
Costo: Euro 20,00

Presentato a Cremona in occasione della “Giornata del Malato 2010”, grazie al contributo di A.I.M.A. – CREMONA e Ancelle della Carità, il libro del Prof. M. Trabucchi si colloca come una pietra miliare all’interno del percorso di formazione di medici ed operatori sanitari. Si tratta di un’opera di grande valore che , ribadendo la centralità della persona malata all’interno del percorso di cura, dell’importanza dell’ascolto come strumento terapeutico, dell’umanità che la professione di medico deve prevedere non come un quid in più ma come un elemento sine qua non, permette una reale presa in carico del malato che rimette al primo posto il prendersi cura, anteponendolo addirittura al guarire, argomento di estrema attualità nel nostro panorama sanitario caratterizzato principalmente da malattie degenerative croniche, altamente invalidanti e con ripercussioni in termini di costi economici e sociali estremamente gravosi. Il medico risulta, così, essere la figura cardine che solo se è in grado di coniugare sapere , saper fare e saper essere, riesce ad alleviare le sofferenze del malato e del suo familiare, inscindibilmente legati in questo percorso di malattia o meglio, sempre e comunque, percorso di vita … anche se malata, accompagnandoli con continuità nella quotidianità e restituendo loro la serenità alla quale tutti abbiamo diritto. Un libro, come dicevamo, per gli operatori del settore ma destinato a dare luce e speranza a tutte le persone malate e alle loro famiglie.

Tirolo:
Alzheimer:
Malato e familiari di fronte alla perdita del passato

Autori:
Dott. Angelo Bianchetti
(Primario dell’Unità operativa di medicina dell’Istituto Clinico S. Anna di Brescia, Gruppo San Donato, è responsabile dell’Unità di Valutazione Alzheimer e del day hospital di neuroriabilitazione)

Prof. Marco Trabucchi
(Insegna Neuropsicofarmacologia nell’Università Roma Tor Vergata. Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica “G.R.G.” di Brescia, è anche Responsabile dell’area Politiche Sociali della Fondazione Smith Kline. Pubblica su riviste internazionali, prevalentemente in ambito psicogeriatrico e di clinica geriatrica.)

Edizioni: “Il Mulino” collana: “Farsi un’idea”
Costo: Euro 9,80

Presentato a Cremona in occasione dell’ultima “Giornata Mondiale Alzheimer (21/09/2010)” grazie all’impegno di A.I.M.A. – CREMONA e Ancelle della Carità, questo libro, è destinato principalmente alla famiglia della persona malata di Alzheimer ma anche il personale di assistenza potrebbe trovare al suo interno elementi di grande utilità. Qui con un linguaggio semplice e chiaro, ricco di esempi presi dalla quotidianità, i due autori, dopo aver definito che cosa si intende per “Malattia di Alzheimer”, dlineandone le caratteristiche cliniche, i sintomi, le possibili cause, le terapie, facendo anche delle ipotesi su un possibile discorso preventivo, passano a descrivere tutto il corollario sintomatologico legato alla malattia stessa, dando indicazioni utili , precise e concrete su come affrontare i problemi assistenziali della vita quotidiana, senza tralasciare di dare indicazioni sui centri specializzati per la diagnosi e la cura, sulle associazioni di familiari sia a carattere locale che nazionale, presenti in Italia e su eventuali testi consigliati per approfondire l’argomento. Lo scopo del libro è proprio questo: formare, informare, educare per diventare caregiver esperti ma non al fine di relegare sulle spalle della famiglia il peso dell’assistenza ma per essere in grado di muoversi “con competenza e sensibilità” all’interno dell’alleanza terapeutica che si deve necessariamente instaurare a garanzia di un’efficacia e di una qualità del processo di cura.

Titolo:
Lavoro di Cura e Automutuo Aiuto:
Gruppi per caregiver di anziani non autosufficienti

Autori: Patrizia Taccani

Psicologa e formatrice. E’ stata docente presso la Scuola regionale per operatori sociali del Comune di Milano. Svolge attività di formazione e consulenza per enti pubblici e privati. Ricopre il ruolo di facilitatore in gruppi di automutuo aiuto rivolti a caregiver di anziani non autosufficienti e a persone implicate nei vari passaggi della cosiddetta “terza età”. E’ autrice di numeorsi testi e saggi sul tema dell’invecchiamento e della cura.)Maria Giorgietti (assistente sociale specialista. Ha lavorato in ambito minorile, psichiatrico e formativo; è stata responsabile di un’unità organizzativa anziani della ASL, Provincia di Milano 1. Socia fondatrice dell’associazione “GnG” che svolge attività di promozione della cultura del mutuo aiuto, da dieci anni attiva gruppi “AMA” per caregiver nei quali ricopre il ruolo di facilitatore.

Edizioni: Franco Angeli
Costo: Euro 26,00
L’automutuo aiuto attraverso il gruppo è una pratica di lavoro sociale che ha trovato ampio sviluppo prima nel Nord America , successivamente in Europa e più recentemente nel nostro paese. Rivolto a persone che si trovano ad affrontare problemi di ordine molto diverso , solo negli ultimi anni ha raggiunto i familiari che svolgono lavoro di cura nei confronti di un membro anziano non autosufficiente. Obiettivi di questo libro sono da un lato porre in luce la complessità del lavoro di cura rivolto ai propri anziani collegandolo ai nodi problematici che i caregiver devono affrontare, dall’altro evidenziare la tipicità del sostegno che questi familiari trovano nel gruppo di automutuo aiuto. Rivolto principalmente agli operatori psico – sociali, sanitari, educativi che a vario titolo si occupano degli anziani e delle loro famiglie e ai responsabili dei servizi, questo libro è utile anche alle associazioni di familiari che intendono attivare la risorsa dei gruppi di automutuo aiuto , al volontariato quotidianamente a contatto con le problematiche delle famiglie curanti, all’arcipelago del self help come stimolo alla diffusione di tale approccio nell’ambito del caregiving. I contenuti del testo, inoltre, possono essere utilmente fruiti da docenti e studenti all’interno dei percorsi formativi di base e di aggiornamento delle professioni che, in vari ambiti, sviluppano relazioni di aiuto.

Autore:
Dott. Pietro Vigorelli
(Medico e psicoterapeuta. E’ Responsabile della UOS di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Autore di numerosi lavori dedicati alla psicologia medica e alla formazione, ha già pubblicato, con Luca Vigorelli, L’alleanza terapeutica tra medico e paziente “Ghedini Editore, 1985”. Per favorire la diffusione della terapia conversazionale in ambito geriatrico si è fatto promotore di uno specifico sito web: “www.formalzheimer.it”)Edizioni: Franco Angeli
Costo: Euro 26,50

Il testo propone un nuovo approccio al malato di Alzheimer: la demenza viene considerata una malattia della parola. E’ la parola che deve essere curata e la cura si fa con le parole. I primi segni della malattia si manifestano attraverso il linguaggio verbale; negli stadi più avanzati il malato pronuncia parole di cui non comprendiamo più il significato, parla sempre meno e la conversazione diventa sempre più difficile. Viene così ad instaurarsi un circolo vizioso tra decadimento cognitivo, scarso uso della parola, isolamento e decadimento globale. Per contrastare questa tendenza la terapia conversazionale si propone di instaurare un circolo virtuoso che parte da una speciale attenzione alle parole e cerca di arrivare al maggior grado possibile di felicità conversazionale.

I medici, gli psicologi e tutti gli operatori delle istituzioni geriatriche sono i primi destinatari del libro.
I familiari dei pazienti sono, d’altra parte, coloro che più di tutti cercano un modo per riuscire a parlare con i loro malati, per tale motivo alcuni capitoli sono dedicati in modo specifico a questo problema.

La trattazione segue il metodo del “Conversazionalismo di Gianpaolo Lai”: partendo dall’analisi dei testi registrati e trascritti delle conversazioni, accompagna il lettore alla scoperta delle tecniche che possono favorire la felicità conversazionale. Felicità che viene riferita alle parole, ma che forse corrisponde anche a quella dell’intesa in senso psicologico. Gli Autori, per lo più, fanno riferimento a un’unica scuola, l’Accademia delle tecniche conversazionali, ma il testo è arricchito anche dal contributo di esperti che provengono da esperienze diverse.
Il lettore si sentirà incoraggiato ad affrontare le conversazioni col malato di Alzheimer in un modo nuovo: partendo dall’attenzione allle parole dell’altro e alle proprie, applicando quelle tecniche che diventano, pagina dopo pagina, familiari, scoprirà che le parole possono diventare strumento terapeutico da affiancare al trattamento tradizionale.

Titolo:
Il Mito dell’Alzheimer

Autore:
Peter J. Whitehouse (Neurologo americano, è uno dei massimi esperti mondiali di Alzheimer. Il suo lavoro ha portato a una migliore comprensione di come il cervello sia influenzato dalla malattia e a una nuova attenzione alla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Attualmente insegna alla “Case Western Reserve University di Cleveland”, Ohio, dove ha fondato un importante centro di ricerca sull’Alzheimer). Con Daniel George (dottore di ricerca in Antropologia medica presso l’Università di Oxford, insegna al “college of Medicine” della Penn University. Collabora con il Dott. Whitehouse dal 2004).

Edizioni: Cairoeditore
Costo: Euro 24,00

In questo libro, Peter J. Whitehouse offre una nuova chiave di lettura di una delle diagnosi più temute del nostro tempo perchè equivale ad una sentenza di totale e devastante perdita di sé e che riguarda 25 milioni di persone al mondo.
Mettendo a disposizione, in modo chiaro ed accessibile a tutti, la sua preziosa esperienza clinica e umana, l’autore risponde ad alcune domande fondamentali sulla malattia, guidandoci attraverso un complesso panorama di farmaci, terapie alternative e consigli pratici su come capire quando rivolgersi ad uno specialista o come intervenire sui fattori di rischio del decadimento cognitivo. Una parte del libro è dedicata, inoltre alla prevenzione, in termini di stili di vita e di misure di sanità pubblica, con le regole da seguire per un “buon” invecchiamento. Rinunciando dunque alla “semplificazione biologica” di un’etichetta che considera solo la patologia, questo libro si concentra sulle persone, sulle loro storie, sulle famiglie che ne hanno cura, una vera e propria rivoluzione culturale che ci porta a riconsiderare il senso più profondo del nostro essere uomini e il ruolo degli anziani nella comunità.

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